venerdì 18 aprile 2008

PIERRE LEVY - Cyberdemocrazia



“Ognuno di noi è una voce diversa, ma possiamo comporre la nostra canzone in modo tale che si mescoli alle altre in maniera armoniosa. Il gioco dell’intelligenza collettiva consiste nel riuscire a creare senza sosta nuovi tipi di armonia, sempre più capaci di comprendere il caos.” Pierre Lévy

Su Internet, non solamente tutti o quasi possono esprimere la loro opinione, non solamente si creano in continuazione forum e gruppi di discussione, ma nascono delle vere e proprie città e regioni virtuali. Esse tessono dei legami che sfuggono alle tradizionali barriere politiche e geografiche.
Questa nuova libertà è un pericolo oppure un’opportunità? Secondo Pierre Lévy, essa preannuncia il prossimo avvento di una democrazia generalizzata e getta le basi di una vera e propria società planetaria e forse di una nuova forma di Stato. Una sintesi visionaria delle trasformazioni che l’avvento di Internet provoca nella vita democratica.
Pierre Lévy, allievo di Michel Serres e di Cornelius Castoriadis, filosofo e teorico della rivoluzione digitale, ha diretto il dipartimento di Hypermédias dell’Università di Paris VIII e insegna attualmente all’Università del Québec, a Trois Rivières. È l’autore, tra gli altri, di Le tecnologie dell’intelligenza (1992)
L’intelligenza collettiva (1996), Il virtuale (1997), Il fuoco liberatore (2000), Cybercultura (2000) e, in collaborazione con
M. Authier, de Gli alberi di conoscenze (1999).

Nessun commento: